Muravera, così come testimoniano i ritrovamenti archeologici nel territorio fino a Costa Rei, è stata abitata fin dal 5000 a.C; dapprima si insediarono i Fenici e i Punici e solo poi divenne dominio di Roma. Alla caduta dell’impero romano, Muravera entra a far parte del più meridionale dei giudicati, quello di Kalari, e divenne parte integrante della Curadoria del Sarrabus; le attività prevalenti erano l’agricoltura, la pastorizia, e la pesca.
Il territorio di Muravera fu da sempre oggetto di feroci attacchi da parte dei pirati e in alcune circostanze per gli abitanti fu possibile respingerli, molto più spesso no; per questo nel 1600 a protezione del territorio furono edificate diverse torri con lo scopo di proteggere le coste. Possiamo ancora vedere la Torre delle Saline, la torre dei Dieci Cavalli (chiamata dagli spagnoli Torre de la Puerta, storico edificio difensivo che rappresentava anche la via di ingresso ai paesi del Sarrabus. Dalla Torre dei dieci Cavalli partivano altrettanti cavalieri che avvisavano i paesi e i nuclei abitati della zona dell’arrivo dei pirati saraceni) e la Torre di Capo ferrato. Gli insediamenti della Curadoria erano Murahera, Petrera, Carruti e Sorrui; Petrera, così nominata a causa della presenza abbondante di pietre è ancora un rione della moderna Muravera, non distante da Santa Lucia. Villa Carruti, non distante da Petrera, era la villa maggiormente popolata e Villa Sorrui, situata dove oggi si trova la Torre dei dieci Cavalli, comprendeva le chiese di San Giovanni, san Giorgio, Santa Maria e Santa Marta (di quest’ultima conserviamo solo il ricordo); seppur popoloso, venne abbandonato tra il XIV e XV secolo. Il paese Murahera si trovava vicino alle chiese di Sant’Anna e San Nicola e il toponimo dovrebbe risalire al “Mura” sardo, che letteralmente significa albero e frutto del moro gelso e “Vera”, coltivata o commestibile.
Muravera passa ai Visconti nel XIII secolo, già giudici di Gallura e diventerà dominio pisano e nel XV secolo quando verrà conquistata dagli aragonesi che imposero il regime feudale; sarà quindi feudo dei Carroz, importante famiglia impegnata nella conquista della Sardegna e signori di Quirra. Altra famiglia d’importanza in Muravera fu anche quella dei Cappai, già conti di Villasalto. La storia di Muravera conoscerà cambiamenti importanti solo nel 1839 quando anche sull’isola il feudalesimo verrà abolito e i territori del Sarrabus diverranno proprietà del comune.
Il territorio di Muravera è inserito fra la montagna e il mare; il paese si trova a circa 64 Km da Cagliari, nel centro del Sarrabus del quale è il centro principale. Edificato su di una vallata a carattere alluvionale con alle spalle colli che non superano i 500 mt, gli stessi degradano armoniosamente sul mare. Di notevole fascino i complessi lagunari che impreziosiscono la zona. Ricordiamo gli stagni di Feraxi, Colostrai, Salinas e San Giovanni. Il fiume più importante che attraversa questa terra è il Flumendosa, un tempo noto come Soeprus che proprio tra Villaputzu e Muravera sfocia nel mare con un’estuario che si estende per una decina di chilometri e lungo il quale si svolge prolifera l’attività della pesca.